EDITORIALE DI APRILE 2024
Il mondo sembra impazzito: quello che fino a non molto tempo fa sembrava essere assurdo e da tutti aborrito, un po’ alla volta torna sempre più alla ribalta e in auge. Prima di tutto le Guerre, delle quali come europei ci vantavamo di non averne più conosciute da tanto tempo (anche se non è neppure vero del tutto). Capi di stato e di governo che fino a un mese prima cercavano di agire a favore della pace e della diplomazia, improvvisamente cambiano tutti bandiera, e spingono verso un’accelerazione del conflitto. Osservare in modo distaccato le cronache quotidiane delle ultime settimane di marzo, può essere molto istruttivo, perché diviene evidente come i responsabili di quasi tutti i Paesi europei siano, come un sol uomo, passati dal parlare di pace all’agire in direzione della guerra. Sembra proprio che sia partito un ordine comune dall’alto al quale tutti si sono dovuti inchinare, un ordine più importante del benessere dei rispettivi cittadini.
Ma da parte di chi? Questa è una bella domanda, perché con ogni probabilità i nostri stessi governanti ne ignorano la risposta. Certo, c’è una potenza superiore, ma questa risposta esaurisce la questione? Non ci interessano in questa sede analisi politologiche o geopolitiche: sarebbero troppo ristrette e ad un livello troppo basso quando c’è di mezzo – come è attualmente con il tipo di armamenti che sono in gioco e che ci si propone, ahimè, di fabbricare – l’esistenza di milioni di individui. Non è una novità assoluta ed è già successo, ma anche allora, siamo sicuri di essere risaliti alla vera causa, o si trattava ancora di un livello inferiore? L’evoluzione spirituale ci insegna che l’umanità si trova al tramonto di un’Era, e che le condizioni planetarie di quella futura saranno molto diverse dalle attuali. Tutti coloro che per millenni hanno potuto sfruttarla per i propri fini hanno le ore contate, e metteranno certamente in atto qualsiasi ostacolo col fine di rinviarla il più possibile. Quello che l’umanità dovrebbe fare questa volta, però, dovrebbe essere diverso da ciò che fece allora; una parte ha nel frattempo sviluppato sensibilità, maturità e consapevolezza superiori, si è risvegliata ad aneliti spirituali, vincendo prima di tutto resistenze e conflitti interiori, anche se non sempre coscientemente, ma non è questo che conta. Si tratta della maggioranza? assolutamente no, ma in queste questioni non è la contabilità democratica che serve, bensì la forza che si mette in campo; ed è un lavoro che si può fare solo individualmente. Troppo difficile? Forse no; basta elevare lo sguardo, come fa colui che, trovandosi all’interno di un labirinto e non potendo vedere la via d’uscita, si alza e lo guarda dall’alto: da lì la via d’uscita viene subito scoperta. Le forze dell’ostacolo, in questi casi, non possono nulla e vengono facilmente disarmate.